La lettera dei familiari vittime Heysel
"Così il luogo
sarà memoria perenne"
di Andrea Lorentini
Buongiorno
a tutti i presenti e in particolare rivolgo un
saluto al Presidente e al management di
Juventus, al sindaco di Torino, a tutte le
autorità civili e politiche, al Ceo del
Liverpool e agli altri rappresentanti del club
inglese, nonché al presidente del consiglio
comunale di Bruxelles.
Sono molto dispiaciuto di non essere presente
all’inaugurazione, ma una contemporanea
cerimonia che la città di Arezzo dedica a mio
padre mi impone di dare priorità alla mia
famiglia. Non mancherà, certamente, presto
occasione per poter visitare questo luogo.
L’inaugurazione del memoriale “Verso Altrove” è
un momento importante e significativo del quale
non possiamo che essere profondamente grati a
Juventus per averlo pensato e realizzato
mettendolo a disposizione della città di Torino,
ma anche di chiunque transitando di qua possa
fermarsi per un momento di riflessione. Un luogo
che da oggi diventa memoria perenne. Un luogo di
speranza, un luogo di vita e non di morte come è
stato l’Heysel.
Questo memoriale è anche un impegno che il club
bianconero aveva assunto nei confronti
dell’Associazione dei familiari alcuni anni fa e
che ha mantenuto portandolo a compimento. E di
questo ringraziamo ancora una volta.
Negli ultimi anni il dialogo con Juventus è
sempre stato attivo portando a condividere
momenti e iniziative legate alla memoria
dell’Heysel. Per noi familiari delle vittime
dell’Heysel questo è un giorno di dolore ed
emozione che ogni anno nella ricorrenza della
strage di Bruxelles, dove persero la vita i
nostri cari, si rinnova. Questi 40 anni sono
stati un tempo faticoso, di sofferenza, spesso,
troppo spesso di solitudine. Un tempo nel quale,
contestualmente, abbiamo cercato di tenere viva
la memoria di chi per una partita di pallone non
è più tornato a casa. Lo ha fatto prima di
tutti, mio nonno, Otello Lorentini, fondatore
dell’Associazione fra i familiari delle vittime
dell’Heysel che con coraggio e tenacia ha
lottato per ottenere giustizia per le vittime,
riuscendoci in una sentenza che ha fatto
Giurisprudenza. E successivamente attraverso
l’impegno civico contro la violenza nello sport.
Un percorso che nel 2015, dopo la sua morte,
abbiamo ripreso con forza ricostituendo
l’Associazione fra i familiari e promuovendo
progetti e iniziative di educazione
civico-sportiva, in particolare, rivolte alle
nuove generazioni perché dalla memoria di un
evento luttuoso i giovani possano prendere
coscienza che il calcio e lo sport sono altro da
quello che è accaduto all’Heysel.
Grazie.
Andrea Lorentini
(Presidente
Associazione fra i familiari delle vittime
dell’Heysel)
Fonte:
Tuttosport © 30
maggio 2025
Fotografia: Juventus.com
©
Icone: Pngegg.com ©
Grafica Logo: Gianni Valle (Studio Charivari
grafica design) ©
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40° Anniversario
Strage Stadio Heysel di Bruxelles 29.05.1985
HEYSEL 40
RITORNO AL FUTURO
di Andrea Lorentini
Comunicato Ufficiale
dell’Associazione fra i Familiari delle Vittime
dell’Heysel.
Per
noi familiari delle vittime dell’Heysel questo è un
giorno di dolore che ogni anno nella ricorrenza della
strage di Bruxelles si rinnova. Da 40 anni la strage
dell’Heysel viene spesso ricordata come una tragedia
juventina, come se fosse un fatto di campo, di
tifoseria, quando invece è una storia di persone, di
donne e di uomini, ragazze e ragazzi che hanno perso la
vita per una partita di pallone. E’ la storia di
famiglie che da quella sera hanno dovuto sopportare il
peso di una croce. Questi 40 anni sono stati un tempo
faticoso, di sofferenza, spesso, troppo spesso di
solitudine. Un tempo nel quale, contestualmente, abbiamo
cercato di tenere viva la memoria, ma anche difenderla
da coloro che ancora oggi continuano ad offenderla e
dileggiarla. Lo ha fatto prima di tutti, mio nonno,
Otello Lorentini, fondatore dell’Associazione fra i
familiari delle vittime dell’Heysel che con coraggio e
tenacia ha lottato per ottenere giustizia per le
vittime, riuscendoci in una sentenza che ha fatto
giurisprudenza. E successivamente attraverso l’impegno
civico contro la violenza nello sport. Un percorso che
nel 2015, dopo la sua morte, abbiamo ripreso con forza
ricostituendo l’Associazione fra i familiari e
promuovendo progetti e iniziative di educazione
civico-sportiva, in particolare, rivolte alle nuove
generazioni perché dalla memoria di un evento luttuoso i
giovani possano prendere coscienza che il calcio e lo
sport sono altro da quello che è accaduto all’Heysel. In
questo 40esimo anniversario, come per ogni ricorrenza
tonda, i riflettori si sono accesi su questa storia per
poi spegnersi fino al prossimo anniversario
significativo. Non per l’Associazione che proseguirà nel
suo impegno costante, nell’oblio dei più, ma con la
forza di chi sa di essere dalla parte giusta: quella
della memoria e della verità.
Fonte:
Associazionefamiliarivittimeheysel.it © 28 maggio 2025
(Testo
©
Video)
Icone: Pngegg.com ©
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2 SITI, UNA MEMORIA
SOLTANTO
Sinergia fra i 2 siti
Associazionefamiliarivittimeheysel.it e
Saladellamemoriaheysel.it che a partire dalla data
odierna saranno gemellati, complementari l’uno all’altro
nella pubblicazione dei propri contenuti editoriali.
Domenico Laudadio, socio benemerito e webmaster del sito
ufficiale dell’Associazione fra i Familiari delle
Vittime dell’Heysel dal 2015, nonché l’ideatore del
Museo Virtuale Multimediale Saladellamemoriaheysel.it in
rete già dal 2008, è lieto di annunciare che i 2 domini
web da lui curati saranno parte di un unico progetto
divulgativo della memoria riguardo alle verità
storico-processuali della strage dello Stadio Heysel di
Bruxelles. Oltre ad una evidente similitudine grafica i
due siti proporranno ai visitatori alcuni collegamenti
fra le loro pagine realizzando un interscambio proficuo
e continuativo dei propri contenuti editoriali. Si
conferma la ferma rinuncia all’accoglienza e
pubblicazione all’interno di esse di qualsivoglia
riferimento o banner pubblicitario. Si ribadisce,
inoltre, ancora una volta che l’uso dei contenuti
multimediali di repertorio ivi presenti, ricercati e
prelevati da fonti sul web (sempre dichiarate) non
persegue alcuno scopo di lucro ma si ispira al diritto
di cronaca, date le sue uniche finalità etiche e
didattico-culturali (in fede alla legge italiana sul
diritto d’autore 633/1941 al comma 1 bis all’articolo 70
che cita: "la libera pubblicazione attraverso la rete
internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a
bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o
scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia
a scopo di lucro". Vedi, inoltre, Direttiva
Europarlamento 26.03.2019). Pertanto, si dichiara che
eventuali contenuti multimediali attinti a fonti non
chiaramente risalenti all’originario copyright nel caso
di eventuali contestazioni da parte degli autori aventi
diritto, in qualunque momento saranno prontamente
rimossi e mai più riutilizzati. Per qualunque
comunicazione, a tale riguardo, potete contattare il
nostro
webmaster.
Fonte:
Associazionefamiliarivittimeheysel.it © 11 maggio 2025
Banner: Associazione
Familiari Vittime Heysel
©
Saladellamemoriaheysel.it
Icone: Pngegg.com ©
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Quarant’anni dalla
tragedia dell’Heysel: per tutto il mese
di maggio iniziative
al Museo del Calcio per non dimenticare
La mattina del 30 maggio un incontro che
coinvolgerà anche gli studenti, oltre a una mostra con
gli scatti dello storico fotografo della Juventus,
Salvatore Giglio. Nella sala cinema del museo, per tutto
il mese sarà proiettato un video prodotto
dall’Associazione fra i familiari delle vittime
dell'Heysel.
Una
tragedia che ha segnato non solo il calcio italiano, ma
anche quello mondiale, in maniera indelebile: il
prossimo 29 maggio saranno esattamente quarant’anni da
quando un’occasione di festa, la finale di Coppa dei
Campioni tra Juventus e Liverpool, si trasformò in
tragedia, con la morte di trentanove persone giunte
all’allora stadio "Heysel" di Bruxelles - da cui il nome
della strage, e che oggi invece è un impianto dedicato a
"Re Baldovino" - per assistere all’incontro. Il Museo
del Calcio di Coverciano ha previsto varie iniziative
per commemorare il quarantesimo anniversario di quel
drammatico 29 maggio 1985. Per tutto il mese di maggio,
nella sala cinema all’interno del museo sarà proiettato
un video prodotto dall’Associazione fra i familiari
delle vittime dell'Heysel (testi a cura di Francesco
Caremani, foto di Salvatore Giglio e montaggio di
Domenico Laudadio). La mattina del prossimo 30 maggio,
dalle 11 alle 13, nella sala conferenze "Mario Vallitutti" del Museo del Calcio, si terrà un incontro
dal titolo "Heysel 40 anni dopo. Il valore della
memoria"; saranno presenti il presidente della
Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani, il
presidente dell'Associazione fra i familiari delle
vittime dell'Heysel, Andrea Lorentini, e il presidente
dello Juventus Museum, Paolo Garimberti. La stessa sala
Valitutti ospiterà una mostra fotografica con alcuni
scatti realizzati da Salvatore Giglio, storico fotografo
della Juventus e testimone oculare della strage: saranno
presenti sei pannelli ricoperti da immagini scattate da
Giglio, mentre altre foto saranno proiettate
costantemente e a rotazione. Nel corso della stessa
mattinata interverranno inoltre gli studenti della
classe terza e quarta del liceo sportivo "Galileo
Galilei" di Dolo, accompagnati dai docenti Stefano Borgo
e Laura Pojer, con un lavoro su come le persone possono
essere educate ad avere un comportamento corretto negli
stadi e quanto questo possa prevenire e ridurre al
minimo l'accadimento di eventi come quello dell'Heysel.
Fonte:
Figc.it © 29 aprile
2025 (Testo
© Banner)
Icone: Pngegg.com ©
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