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Scritte a vernice rossa sulla scritta "Fino alla fine"

(ANSA) - TORINO, 21 FEB - Un murale caro ai tifosi della Juventus, con l'enorme scritta del motto bianconero "Fino alla fine", nella zona di Parco Dora a Torino è stato imbrattato, utilizzando vernice rossa, con insulti, frasi ingiuriose e riferimenti alla tragedia del maggio 1985 allo stadio Heysel di Bruxelles, quando 39 tifosi juventini morirono nella calca per i disordini provocati dagli hooligans del Liverpool nella serata della finale di Coppa dei Campioni. A documentarlo, sui social l'associazione Quelli di ... Via Filadelfia", che "si prefigge lo scopo ,di preservare la Storia e la Memoria del tifo Juventino della Curva Filadelfia e 'laddove se ne intravveda una sua continuità, nel contesto dell'attuale tifoseria-. Sotto la foto, che in breve tempo ha già raccolto numerosi commenti, l'amministratore del gruppo ha pubblicato le frasi: "Da sempre abituati al confronto tra uomini, restiamo basiti davanti alla viltà di tali gesti. Lasciamo in pace i morti, affrontate i vivi. +39". Fonte: ANSA © 21 febbraio 2025 Fotografia: GETTY IMAGES © (Not for commercial use) © Tweet: Associazionefamiliarivittimeheysel.it © Icone: Pngegg.com ©

 
 

Juve commemora la strage…

di Alessandra Ravetta

Presentazione di "Verso Altrove" l’opera che la Juventus dedica alla memoria della tragedia avventura nello stadio belga, di cui il 29 maggio 2025 ricorrerà il 40° anniversario.

Heysel dal nome dello stadio belga dove prima della finale della Coppa dei campioni tra Juventus e Liverpool, il 29 maggio 1985, si scatenarono le violenze degli hooligans dei Reds, causando il panico nel settore dello stadio occupati dai tifosi bianconeri; nella calca verso della vita 39 persone. Il progetto, affidato a Luca Beatrice, critico d’arte e presidente della Quadriennale di Roma (recentemente scomparso) e realizzato da Luca Vitone, artista di fama internazionale, e da FOR Engineering Architecture, sarà svelato il 29 maggio alle 11. Presentato sul sito della Juve a dicembre, dopo aver ottenuto l’approvazione definitiva del Comune di Torino, è stato realizzato in un’area verde di circa duemila metri quadrati nei pressi di Strada della Continassa, a due passi dall’Allianz Stadium, dallo Juventus Training Centre e dalla sede centrale del club. Ecco le anticipazioni sull’installazione pubblicate dalla Juve: "dal manto erboso, impreziosito da alberi di Ginko Biloba e cespugli di lavanda, si ergerà una piattaforma di sessantacinque metri dalla forma leggera di una spirale centrifuga, che si eleva per oltre tre metri da terra. Una struttura leggera, architettonicamente semplice, al cui interno sarà posizionata una luce al neon lungo tutto il percorso, che permetterà all’opera di essere visibile anche da notevole distanza, nell’oscurità. Alla fine della rampa, rivolto verso il paesaggio antistante, sarà posizionato un telescopio con le lenti montate capovolte in modo che la messa a fuoco sia rivolta verso l’orizzonte. Un chiaro invito a guardare lontano, verso l’assoluto. Molto curata anche la scelta delle specie arboree che verranno piantate: la lavanda rimanda al richiamo olfattivo di sensazioni oniriche, spesso presenti nelle opere di Vitone, mentre il Ginko Biloba è un albero antichissimo, le cui origini risalgono a milioni di anni fa, all’era Mesozoica, considerato un fossile vivente che rappresenta la resistenza, la sintesi nella sua linfa di passato e futuro". Fonte: Primaonline.it © 24 aprile 2025 Icone: Pngegg.com ©

 
 

Juve, svelato il memoriale in ricordo delle vittime dell'Heysel

di Paolo Casamassima

Mentre a Parco Dora è stato ripulito il murale, caro ai tifosi bianconeri, dagli insulti alle vittime di Bruxelles. 

A quarant'anni da quella tragica serata della finale di Coppa dei Campioni a Bruxelles tra Juventus e Liverpool - correva il 29 maggio 1985 -, la società bianconera inaugurerà un memoriale dedicato alle vittime dell'Heysel, trentanove vittime per l'esattezza, di cui 32 italiane.

"Verso Altrove" - Il 29 maggio 1985 - si legge nella nota divulgata dal club bianconero - il mondo assisteva attonito ad una delle più grandi tragedie che si siano mai consumate in uno stadio di calcio, durante la quale persero la vita 39 persone. Un lutto di cui il tempo non può lenire, né alleviare il dolore. Juventus continua a preservare il ricordo di questo drammatico evento all’interno della nuova cittadella bianconera nell’area della Continassa, attraverso l’opera commemorativa Verso Altrove, che verrà inaugurata giovedì 29 maggio 2025 alle ore 11. Il memoriale, che sorge in strada della Continassa, nelle immediate vicinanze dell’Allianz Stadium e dello Juventus Training Center, è stato progettato e realizzato da Luca Vitone, uno tra i più importanti artisti italiani contemporanei. Nelle sue opere la memoria personale s’interseca con la storia collettiva e il luogo assume un significato rinnovato, diventando spazio di un’esperienza antropologica, che sollecita il pubblico ad una riflessione introspettiva sulla natura e sulla cultura.

Curata da Luca Beatrice - "La curatela dell'installazione è stata affidata fin dal principio a Luca Beatrice - si legge ancora nella nota della società bianconera -, curatore e critico d’arte contemporanea fra i più noti del panorama italiano, scomparso lo scorso mese di gennaio, che ha scelto questo progetto per la sua idea di ricordo e, allo stesso tempo, di proiezione in avanti, oltre il passato. Ricordare senza lasciarsi sopraffare dal dolore, trasformando il lutto in speranza e futuro: questo è il cuore della nuova realizzazione, che prende forma in un’area di circa duemila metri quadri. Un manto erboso accoglie maestosi esemplari adulti di Ginkgo Biloba, una pianta che sintetizza nella sua linfa passato e futuro, un simbolo di resilienza e longevità. Tra gli alberi è presente una rampa a forma di spirale centrifuga, che accompagna il visitatore in un percorso ascendente lungo 66 metri, avvolto da due balaustre in legno che si innalzano fino a raggiungere un’altezza complessiva dell’opera di oltre 5 metri: una struttura leggera, architettonicamente semplice e totalmente accessibile, posata su dei pilastri a base circolare. Un percorso illuminato a led che da un lato accompagna il visitatore verso la sommità dell'installazione e dall'altro rende visibile la stessa anche dall'alto, come un segno distinguibile, tracciato nel tessuto urbano della città, anche nell’oscurità. Al termine della salita un cannocchiale dalle lenti invertite offre una prospettiva insolita: anziché avvicinare, allontana lo sguardo, invitando a guardare oltre, verso l’orizzonte, al di là del visibile, metafora di un percorso di ascesi e di avvicinamento al cielo. Questo viaggio è raccontato anche nello Juventus Creator Lab Original "Verso Altrove", che verrà presentato in anteprima durante l’inaugurazione del memoriale e che sarà trasmesso in esclusiva su Sky Arte dal 29 maggio alle 21.00 e in streaming su NOW.

Il ricordo del club - "La volontà di ricordare e di rendere omaggio alle vittime non ha mai abbandonato il Club in tutti questi anni: dall'inaugurazione nel 2005 della stele monumentale all'interno del cortile della sede della società di corso Galileo Ferraris alla presenza dell’Associazione Familiari Vittime e di una rappresentanza del Liverpool, ai momenti dedicati lungo il percorso di visita dello Juventus Museum, senza tralasciare il ricordo delle vittime durante la cerimonia di inaugurazione dello Juventus Stadium (oggi Allianz Stadium) l'8 settembre 2011. Ora, con Verso Altrove, una nuova testimonianza dell'impegno del Club nel custodire il ricordo, un inno alla vita e alla capacità umana di trasformare la sofferenza in un rinnovato senso di speranza".

Ripulito il murale a Parco Dora - Intanto sempre a proposito di Juventus, nelle settimane scorse è stato ripulito il murale di Parco Dora con su scritto "Fino alla Fine", particolarmente caro ai tifosi bianconeri. L'Associazione Quelli di via Filadelfia, nel febbraio scorso, aveva denunciato il fatto che fosse stato imbrattato con scritte e insulti rivolti in particolar modo alle vittime dell'Heysel. "Da sempre abituati al confronto tra uomini, restiamo basiti davanti alla viltà di tali gesti. Lasciamo in pace i morti, affrontate i vivi. +39", avevano scritto sui loro profili social. Fonte: Cronacaqui.it © 7 maggio 2025 Icone: Pngegg.com ©

 
 

Verso Altrove: la Juventus inaugura

un nuovo memoriale per le vittime dell'Heysel

Il 29 maggio 1985 resta una delle date più dolorose nella storia del calcio europeo. Quella sera, allo stadio Heysel di Bruxelles, 39 persone persero la vita prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. A quarant’anni da quel drammatico evento, la Juventus rinnova il suo impegno nel custodirne la memoria con l’inaugurazione dell’opera commemorativa Verso Altrove, prevista per giovedì 29 maggio 2025 alle ore 11.00, nell’area della Continassa, cuore pulsante della cittadella bianconera. La nuova installazione, firmata dall’artista Luca Vitone, sorge in Strada della Continassa, nei pressi dell’Allianz Stadium e dello Juventus Training Center. L’opera si inserisce nel percorso di riflessione e memoria che la Juventus ha costruito negli anni, proponendo uno spazio che unisce dimensione personale e storia collettiva. La curatela è stata affidata, fin dalle prime fasi, al critico d’arte Luca Beatrice, scomparso nel gennaio 2025, che ha fortemente voluto questo progetto come forma di ricordo attivo, capace di superare il passato con uno sguardo rivolto al futuro. Verso Altrove occupa un’area di circa 2.000 metri quadri. Un prato verde ospita maestosi Ginkgo Biloba, simbolo universale di resilienza, memoria e continuità tra passato e futuro. Al centro del memoriale si snoda una rampa elicoidale lunga 66 metri, completamente accessibile, che si sviluppa verso l’alto sostenuta da pilastri circolari, accompagnata da balaustre in legno e illuminazione a LED. La struttura, sobria e leggera, raggiunge un’altezza di oltre 5 metri e diventa un segno visibile anche dall’alto, come tracciato nel paesaggio urbano. In cima, il percorso si chiude con un cannocchiale dalle lenti invertite, che allontana lo sguardo invece di avvicinarlo: un invito simbolico a guardare oltre, verso l’ignoto, verso l’altrove. Un’immagine poetica che suggerisce l’idea di un cammino interiore, di elevazione e consapevolezza. Il memoriale sarà anche protagonista dello Juventus Creator Lab Original "Verso Altrove", documentario prodotto dal Club che sarà presentato durante l’inaugurazione e trasmesso in esclusiva su Sky Arte la sera del 29 maggio alle 21.00, con disponibilità anche su NOW in streaming. Il ricordo delle vittime dell’Heysel è un filo mai interrotto nella storia recente della Juventus. A partire dalla stele monumentale del 2005 nella sede di corso Galileo Ferraris, passando per i tributi presenti allo Juventus Museum e per la cerimonia di apertura dello Juventus Stadium nel 2011, fino all’impegno costante del Club nel dialogo con l’Associazione Familiari Vittime e con rappresentanti del Liverpool. Ora, con Verso Altrove, nasce una nuova testimonianza viva e permanente: non solo un luogo della memoria, ma un inno alla vita, alla possibilità di trasformare il dolore in consapevolezza, e il lutto in speranza. Fonte: Mentelocale.it Torino © 7 Maggio 2025  Icone: Pngegg.com ©

 
 
 

Zenzero Off entra nelle scuole: un incontro

al Liceo Redi per ricordare le vittime dell’Heysel

Il 28 maggio, il liceo Redi di Arezzo ospiterà un incontro promosso da Zenzero OFF per ricordare le vittime della strage dell’Heysel, a quarant’anni dall’evento. Un’occasione di riflessione e memoria dedicata agli studenti, in un momento importante di confronto sulle tragedie che segnano la storia dello sport e della società.

Arezzo, 24 maggio 2025 – In occasione del quarantennale della strage dello stadio Heysel di Bruxelles, Zenzero OFF promuove per la prima volta un’iniziativa all’interno di una scuola. Mercoledì 28 maggio alle ore 11:30 presso l'Aula Magna del Liceo Scientifico e Linguistico Francesco Redi gli studenti saranno protagonisti di un incontro di riflessione e approfondimento su quella che è stata una delle pagine più drammatiche della storia del calcio europeo in cui persero la vita 39 persone, tra cui due cittadini aretini, Roberto Lorentini e Giusy Conti. Una ricorrenza particolarmente sentita anche per la scuola stessa: Roberto Lorentini, medico e vittima dell’Heysel, si diplomò proprio al Liceo Redi nel 1973, e nel 2023 l’Istituto ha scelto di intitolargli l’aula di biomedicina come segno di memoria e riconoscenza... Fonte: Lanazione.it © 24 maggio 2025 Fotografia: ©   Icone: Pngegg.com ©

 
 

Podcast sulla strage dell'Heysel - Racconto di Pietro Sermonti,

autori gli aretini Mengozzi e Bozzi - Parla anche un ex hooligan

di Luca Serafini

Voci dall'apocalisse dell'Heysel. Brividi e riflessioni, nel podcast realizzato dagli aretini Ettore Mengozzi e Francesco Bozzi, affidato alla lettura dell'attore Pietro Sermonti.

È strutturato in 6 puntate (oggi viene pubblicata la quarta) ed esce alla vigilia del 40° anniversario della strage nello stadio di Bruxelles prima della finale di Coppa dei Campioni Juventus - Liverpool (29 maggio 1985) che fece 39 vittime. Tra loro il dottor Roberto Lorentini, giovane medico di Arezzo, e Giuseppina Conti, studentessa di Rigutino. Spettatori schiacciati, soffocati, calpestati nella sera peggiore del calcio, che doveva essere di festa e diventò un massacro per la follia di tifosi ubriachi e violenti, e per la disorganizzazione dell'Uefa: stadio inadeguato, livelli di sicurezza scadenti. Ettore Mengozzi, regista, film-maker, autore (fratello di Paco, patron del Men/Go Music Fest) risponde alle nostre domande.

Cosa caratterizza il podcast La strage dell'Heysel ?

"Racconta la vicenda attraverso voci nuove raccolte tra sopravvissuti, familiari delle vittime, giornalisti, testimoni. Abbiamo raccolto un racconto molto particolare di un inglese che era tra gli hooligans".

Chi ?

"Siamo riusciti a intervistare Tony Evans, di Liverpool, oggi giornalista del Times, che ci ha raccontato la sua storia. Non era tra i tifosi che attaccarono il settore Z causando la strage, ma vide tutto e si batte ancora oggi per raccontare la verità".

Perché questa iniziativa ?

"Come aretini conoscevamo la tragedia dell'Heysel per le nostre vittime, Lorentini e Conti. Ci piaceva approfondire il tema e farne un podcast. L'idea iniziale era farlo uscire lo scorso anno - 39° anniversario, 39 vittime - poi con la produzione di One Podcast è stato deciso per il 40°. Con Francesco Bozzi abbiamo lavorato anche in passato insieme su Unabomber e ci siamo gettati su questa impresa. Un anno di lavoro. Abbiamo evitato di sentire autorità e addetti ai lavori. Un solo giocatore, Vignola. Venticinque interviste, raccolte anche spostandoci a incontrare direttamente gli interlocutori".

E un narratore celebre...

"Pensavamo di affidare il podcast ad una persona conosciuta, di livello, una voce autorevole che desse enfasi al racconto e in Sermonti abbiamo trovato quella ideale. Sensibile al tema. Tra l'altro il suo fratello acquisito era allo stadio di Bruxelles. Il risultato finale ci soddisfa, crediamo sia un buon lavoro per comprendere ancora di più cosa accadde e per riflettere. Ringraziamo Andrea Lorentini presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime dell'Heysel e Francesco Caremani".

Mentre il 29 maggio si avvicina, tra numerose iniziative in tutta Italia, servizi e documentari su giornali e tv, on air c'è il podcast La Strage dell'Heysel raccontata da Pietro Sermonti, e scritta dagli aretini Mengozzi e Bozzi. A proposito di Mengozzi, il 4 giugno al cinema Eden viene proiettato il suo documentario Sindrome Italia all'interno del festival Officine social movie. Alle 20.30 sarà possibile incontrare l'autore. Fonte: Corrierediarezzo.it © 26 maggio 2025 Icone: Pngegg.com ©

 
 

La lettera dei familiari vittime Heysel  

"Così il luogo sarà memoria perenne"

di Andrea Lorentini

Buongiorno a tutti i presenti e in particolare rivolgo un saluto al Presidente e al management di Juventus, al sindaco di Torino, a tutte le autorità civili e politiche, al Ceo del Liverpool e agli altri rappresentanti del club inglese, nonché al presidente del consiglio comunale di Bruxelles. Sono molto dispiaciuto di non essere presente all’inaugurazione, ma una contemporanea cerimonia che la città di Arezzo dedica a mio padre mi impone di dare priorità alla mia famiglia. Non mancherà, certamente, presto occasione per poter visitare questo luogo. L’inaugurazione del memoriale “Verso Altrove” è un momento importante e significativo del quale non possiamo che essere profondamente grati a Juventus per averlo pensato e realizzato mettendolo a disposizione della città di Torino, ma anche di chiunque transitando di qua possa fermarsi per un momento di riflessione. Un luogo che da oggi diventa memoria perenne. Un luogo di speranza, un luogo di vita e non di morte come è stato l’Heysel. Questo memoriale è anche un impegno che il club bianconero aveva assunto nei confronti dell’Associazione dei familiari alcuni anni fa e che ha mantenuto portandolo a compimento. E di questo ringraziamo ancora una volta. Negli ultimi anni il dialogo con Juventus è sempre stato attivo portando a condividere momenti e iniziative legate alla memoria dell’Heysel. Per noi familiari delle vittime dell’Heysel questo è un giorno di dolore ed emozione che ogni anno nella ricorrenza della strage di Bruxelles, dove persero la vita i nostri cari, si rinnova. Questi 40 anni sono stati un tempo faticoso, di sofferenza, spesso, troppo spesso di solitudine. Un tempo nel quale, contestualmente, abbiamo cercato di tenere viva la memoria di chi per una partita di pallone non è più tornato a casa. Lo ha fatto prima di tutti, mio nonno, Otello Lorentini, fondatore dell’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel che con coraggio e tenacia ha lottato per ottenere giustizia per le vittime, riuscendoci in una sentenza che ha fatto Giurisprudenza. E successivamente attraverso l’impegno civico contro la violenza nello sport. Un percorso che nel 2015, dopo la sua morte, abbiamo ripreso con forza ricostituendo l’Associazione fra i familiari e promuovendo progetti e iniziative di educazione civico-sportiva, in particolare, rivolte alle nuove generazioni perché dalla memoria di un evento luttuoso i giovani possano prendere coscienza che il calcio e lo sport sono altro da quello che è accaduto all’Heysel. Grazie. Andrea Lorentini (Presidente Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel) Fonte: Tuttosport © 30 maggio 2025 Icone: Pngegg.com ©

 
 

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