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Piemonte istituisce "Giornata vittime dell'Heysel"

29 maggio in ricordo della tragedia in cui morirono 39 tifosi.

TORINO - La Regione Piemonte istituisce la giornata in memoria delle "Vittime dell'Heysel": 29 maggio di ogni anno sarà ricordata ufficialmente la terribile tragedia costata la vita a 39 tifosi prima della finale di Coppa dei Campioni del 1985 Juventus-Liverpool, a Bruxelles. "Il nostro è un gesto simbolico - spiegano il, presidente della Regione, Alberto Cirio, e l'assessore allo Sport Fabrizio Ricca - che però vuole avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all'Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci, per questo - concludono Cirio e Ricca - una giornata come quella che abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere". Fonte: Ansa.it © 9 febbraio 2021 Fotografia: Tuttosport © Tweet: Associazione Familiari Vittime Heysel © Icone: Pngegg.com ©

 
 

Il Piemonte istituisce una giornata

in memoria delle "Vittime dell’Heysel"

Verranno commemorate il 29 maggio, anniversario della tragica finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool.

Mediante uno specifico emendamento ad una legge regionale dell’ottobre scorso, la Regione Piemonte ha istituito una giornata in memoria delle vittime dello stadio Heysel, dove il 29 maggio 1985 la finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus si tramutò tragicamente da festa di sport in immane tragedia nella quale persero la vita 39 persone, 32 dei quali italiani. La giornata si propone di istituzionalizzare il ricordo della tragedia avvenuta nello stadio belga e di promuovere i più alti valori dell’etica nello sport come la lealtà, il rispetto dell’avversario e al contempo di stigmatizzare ogni forma di violenza durante le competizioni sportive. "Il nostro è un gesto simbolico che però vuole avere anche un effetto pratico - ha commentato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - Istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all’Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti". Fonte: Lavocediasti.it © 9 febbraio 2021 Icone: Pngegg.com ©

 
 

29 MAGGIO

Istituita la Giornata della memoria delle vittime dell'Heysel

di Andrea Pietrzela

La Regione Piemonte ha dedicato ufficialmente la data del 29 maggio, giorno della tragedia del 1985, al ricordo delle vittime che persero la vita nello stadio di Bruxelles prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.

MILANO - Mentre la Juventus all'Allianz Stadium raggiungeva la finale di Coppa Italia, negli uffici della Regione Piemonte si lavorava ad un'iniziativa allacciata alla storia bianconera più triste e tragica. Questa mattina è stata ufficialmente istituita la Giornata della Memoria per le vittime dell'Heysel, che cadrà ogni 29 maggio. Quel giorno del lontano ma mai dimenticato 1985, nello stadio Heysel di Bruxelles, prima del fischio d'inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, persero la vita 39 tifosi (di cui 32 italiani) dopo che un gruppo di hooligans inglesi invase un settore della curva occupato da tifosi juventini. "Il nostro è un gesto simbolico che però vuole avere anche un effetto pratico - hanno spiegato il Presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore allo Sport Fabrizio Ricca - istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all'Heysel vuol dire non soltanto tenere vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata, ma anche costringerci tutti a riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci, questa giornata ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere". Fonte: Gazzetta.it © 10 febbraio 2021 Icone: Pngegg.com ©

 
 

Strage dell’Heysel, Regione Piemonte

istituisce una giornata in memoria delle vittime

Il 29 maggio sarà la giornata "Vittime dell’Heysel" in memoria delle 39 persone che nel 1985 persero la vita la sera della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus.

Il 29 maggio di ogni anno sarà ricordata la strage dell’Heysel. Con una delibera Regione Piemonte ha infatti istituito la giornata "Vittime dell’Heysel" in memoria delle 39 persone che persero la vita la sera della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus del 1985, una delle notti più buie della storia del calcio. "Il nostro è un gesto simbolico - precisano il presidente Alberto Cirio e l’assessore allo Sport Fabrizio Ricca - che però vuole avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all’Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata, ma vuole anche dire costringerci tutti a riflettere sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci". "Negli anni da eurodeputato al Parlamento europeo - ha poi aggiunto il presidente del Piemonte Alberto Cirio tramite un post sui propri profili social - avevo voluto promuovere a Bruxelles dei momenti dedicati alla memoria di ciò che accadde quel giorno e sono felice oggi, da presidente del Piemonte, di poter dare continuità a questo intento. Perché ricordare ed educare è fondamentale affinché lo sport non sia mai più pretesto per violenze brutali". Tra le vittime della strage consumatasi prima del fischio di inizio allo stadio di Bruxelles, adesso abbattuto, c’era anche un Giancarlo Bruschera, un giovane del Lago Maggiore - sui siti dedicati all’Heysel si legge che fu amico del ds di origini varesine Beppe Marotta - a cui è stato in seguito dedicato il campo sportivo del paese (qui è possibile leggere le testimonianze di quella tragica sera raccolte da VareseNews nel corso degli anni). Fonte: Varesenews.it © 10 febbraio 2021 Icone: Pngegg.com ©

 
 

Il Piemonte non dimentica: il 29 maggio sarà

la Giornata della memoria delle vittime dell’Heysel

di Silvia Gullino

Dopo la Giornata dedicata al Grande Torino, la Regione ricorderà anche la terribile tragedia costata la vita a 39 tifosi prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.

"+ 39 Nessuno muore veramente se vive nel cuore di chi resta, per sempre", un monumento a Cherasco che ricorda le vittime dell’Heysel ed un monito per far sì che simili tragedie non accadano mai più. Impossibile dimenticarla ed è per questo che la Regione Piemonte ha istituito la Giornata in memoria delle vittime dell’Heysel: il 29 maggio di ogni anno sarà ricordata ufficialmente la terribile strage andata in scena prima della finale di Coppa dei Campioni del 1985 tra Juventus e Liverpool, disputata proprio a Bruxelles nel cuore dell’Unione Europea. In quella notte disperata persero la vita 39 persone, di cui 32 italiani. Tutti tifosi juventini andati in Belgio con la speranza di festeggiare il titolo continentale. Trovarono invece la morte in modo assurdo, travolti dalla furia degli hooligans inglesi, schiacciati contro le balaustre o precipitati dalle gradinate. Per molti che a quei tempi erano ragazzi, è stato il giorno in cui il calcio ha definitivamente perso la sua innocenza. Innocenza sconfitta dalla violenza, dall’inefficienza di chi doveva preoccuparsi della sicurezza e dall’inadeguatezza strutturale dello stadio Re Baldovino. "Il nostro è un gesto simbolico - hanno detto il presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore allo Sport Fabrizio Ricca - che però vuole avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all'Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci, per questo una giornata come quella che abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere". L’iniziativa fa il paio con la notizia di qualche tempo fa circa l’istituzione della Giornata dedicata al Grande Torino. Fede granata o bianconera: poco importa. Quando si tratta di esprimere rispetto e solidarietà, il cuore pulsante è lo stesso. Fonte: Targatocn.it © 10 febbraio 2021 Icone: Pngegg.com ©

 
 

La Regione Piemonte istituisce la giornata

in memoria delle "vittime dell’Heysel"

Il 29 maggio di ogni anno sarà ricordata ufficialmente la terribile tragedia costata la vita a tanti tifosi.

Con un emendamento alla legge regionale del primo ottobre 2020, n.23, la Regione Piemonte, al fine di preservare la memoria delle vittime dello stadio Heysel, istituisce la giornata in memoria delle "Vittime dell’Heysel" nella data simbolo del 29 maggio di ogni anno. La giornata si propone di istituzionalizzare il ricordo della tragedia dell’Heysel e di promuovere i più alti valori dello sport e contrastare ogni forma di violenza nelle competizioni sportive. Con l’emendamento si intende istituire la giornata del ricordo delle 39 vittime dello stadio Heysel di Bruxelles che persero la vita il 29 maggio 1985 in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus. Questa giornata ha lo scopo di promuovere i più alti valori dell’etica nello sport come la lealtà, il rispetto dell’avversario e al contempo di stigmatizzare ogni forma di violenza durante le competizioni sportive. "Il nostro è un gesto simbolico che però vuole avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all’Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti - affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che negli anni da eurodeputato aveva promosso a Bruxelles dei momenti ad ogni anniversario per ricordare quanto accaduto, e l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci, per questo una giornata come quella che abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere". Fonte: Piemonteoggi.it © 11 febbraio Fotografia: Fabrizio Ricca Official © Icone: Pngegg.com ©

 
 

Nel 1985 allo stadio di Bruxelles morirono 39 persone per gli *scontri prima della finale di coppa campioni.

HEYSEL, IL GIORNO DELLA MEMORIA

di Guido Vaciago

La regione Piemonte ha istituito la giornata per ricordare le vittime. Sarà il 29 maggio: "per promuovere alti valori dell'etica sportiva".

La memoria ha costante bisogno di manutenzione, come qualsiasi meccanismo o motore. E un corretto funzionamento della memoria è fondamentale per qualsiasi società civile. Ecco perché l'istituzione ufficiale di una "Giornata della memoria per le vittime dell'Heysel" è un'eccellente notizia. La decisione è stata presa dalla Regione Piemonte che, di recente, ha istituito una giornata analoga per ricordare la tragedia di Superga (il 4 maggio). I caduti del 29 maggio 1985, quando allo stadio Heysel di Bruxelles si disputava la finale di Coppa dei Campioni, furono 39 e persero la vita in modo tragico nel prepartita, in seguito all'assalto dei tifosi del Liverpool al settore Z del fatiscente impianto belga. Il crollo di un muretto fu la causa della morte dei tifosi, molti dei quali rimasti schiacciati dalla folla presa dal panico. Con un emendamento alla legge regionale del primo ottobre 2020, n.23, la Regione Piemonte, ha dunque deliberato il 29 maggio come "Giornata della memoria" al fine di preservare la memoria delle vittime dello stadio Heysel ogni anno. La giornata si propone di istituzionalizzare il ricordo della tragedia dell'Heysel e di promuovere i più alti valori dello sport, come la lealtà, il rispetto dell'avversario e al contempo di stigmatizzare ogni forma di violenza durante le competizioni sportive. "Il nostro è un gesto simbolico che però vuole avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all'Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a riflettere sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti - affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che negli anni da eurodeputato aveva promosso a Bruxelles dei momenti ad ogni anniversario per ricordare quanto accaduto, e l'assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci, per questo una giornata come quella che abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere". I tifosi della Juventus e la società civile hanno sempre ricordato le vittime in occasione del 29 maggio, da 35 data nella quale vengono organizzate manifestazioni di vario genere per non dimenticare i 39 dell'Heysel, ma l'idea che quella giornata sia sancita con i crismi dell'ufficialità crea lo stimolo per non perdere mai l'occasione per dedicarsi alla manutenzione della memoria. Fonte: Tuttosport © 11 febbraio 2021 Icone: Pngegg.com ©

 
 

Vittime dell'Heysel: la Regione istituisce il giorno in memoria

CHERASCO - Il ricordo delle vittime dello stadio Heysel di Bruxelles diventa ufficialmente un giorno della memoria, il 29 maggio, istituito con emendamento alla legge regionale 23/2020, per volontà della Giunta piemontese guidata da Alberto Cirio. In quel giorno del 1985 si registrarono 39 vittime tra i tifosi, prima della finale di Coppa campioni tra Juventus e Liverpool. A Cherasco è motivo di soddisfazione, perché già nel 2016 venne inaugurato un monumento per ricordare questa tragedia. Promotrice dell'iniziativa fu l'associazione di tifosi bianconeri Quelli... di via Filadelfia. "Nessuno muore veramente se vive nel cuore di chi resta, per sempre" è la frase incisa nella costruzione, formata da tre gradini, sormontata da un +39. Un impegno che il popolo calcistico, soprattutto della Vecchia signora, vede così riconosciuto anche dalle istituzioni regionali. Marco Bogetti, di Quelli di... via Filadelfia, commenta: "Con il presidente Beppe Franzo per anni abbiamo promosso manifestazioni, mostre ed eventi per sensibilizzare e informare la gente su quanto accadde. Assieme a Paolo Monchio, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, abbiamo eretto il primo monumento in Piemonte dedicato ai 39 angeli, cui ne seguirono altri. Ciò contribuì enormemente a risvegliare la coscienza collettiva, al punto che anche la Juventus Fc, così come le istituzioni, iniziarono a coltivarne il ricordo. Grazie all'impegno profuso dal governatore Alberto Cirio siamo arrivati quest'anno all'ufficializzazione di tale data. Anche quest'anno, Covid19 permettendo, il 29 maggio commemoreremo le vittime". (E.L.) Fonte: Gazzetta d’Alba © 17 febbraio 2021 Icone: Pngegg.com ©

 
 

Didattica a distanza sull'Heysel a Melfi

"DAD e HEYSEL" - Il 29 marzo 2021 alle ore 16.00 l’Associazione animerà una lezione dedicata alla tragedia dello Stadio Heysel per gli studenti di terza media dell’Istituto Comprensivo Statale "M. Ferrara-Marottoli" di Melfi (Pz). Attraverso questo progetto scolastico, fondato non soltanto sull’insegnamento storico, ma ispirato ai valori dell’educazione civico-sportiva, gli studenti con il mezzo della didattica a distanza approfondiranno le tragedie di Superga e di Bruxelles. Due storie luttuose che ferirono a morte Torino e la nazione, pur sostanzialmente differenti fra loro, ma altrettanto degne del medesimo e reciproco rispetto. I ragazzi, successivamente, saranno impegnati nel libero componimento di un tema e un disegno sugli argomenti svolti a cura dei relatori Andrea Pelliccia (Superga) e Domenico Laudadio (Heysel). A Melfi verso la fine di settembre, in occasione del "Memorial Mauro Tartaglia", evento calcistico giovanile organizzato dal Toro Club "Gian Paolo Ormezzano" (ideatore anche del progetto scolastico) con il patrocinio della Regione Basilicata e del Coni Regionale, saranno premiati i migliori lavori degli alunni esposti all’interno di una mostra sul tema. Fonte: Associazionefamiliarivittimeheysel.it © 27 marzo 2021 Icone: Pngegg.com ©

 
 

Santa Lucia di Mela ricorda la strage

dello stadio Heysel con un evento online

L’amministrazione comunale di Santa Lucia del Mela, nell’ambito della programmazione del "Maggio dei libri", ha voluto ricordare la strage dello stadio Heysel, quando morirono 39 tifosi travolti dalla foga degli hoolingans inglesi prima della finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool.

Venerdì 28 maggio alle 19.30 è stata programmata una diretta dalla pagina Facebook del Comune di Santa Lucia del Mela per raccontare quel momento tanto tragico della storia del calcio moderno attraverso la presentazione del libro testimonianza "Quella notte all’Heysel" di Emilio Targia. L’autore era presente il 29 maggio 1985 nello stadio belga come si legge nel testo: Emilio ha diciotto anni e ce l’ha fatta. È lì, con il biglietto per entrare allo stadio, insieme all’amico di una vita, Giampiero. Nello stadio, tra canti e battiti di mani, c’è una chimica speciale che assomiglia a un incantesimo. "Bastò un click sull’interruttore a far svanire il calore di quel sole. A precipitarci nel gelo. Mani che di colpo ora servivano a proteggersi. Canti tramutati in urla". Dopo i saluti dell’Assessore Benedetto Merulla, sono previsti gli interventi di Iuliana Bodnari, Presidente Comitato PER NON DIMENTICARE HEYSEL, di Stefano Tacconi, Il portiere della Juventus in quella tragica serata, dell’autore del libro Emilio Targia e di Andrea Lorentini, presidente Associazione Vittime Heysel. Modereranno l’incontro Katia Trifirò e Francesco Anania. Fonte: 24live.it © 26 Maggio 2021 Video: Andrea Lorentini © Icone: Pngegg.com ©

 
 

Caro Otello...

di Francesco Caremani

Caro Otello chissà se vedi, ma qui è tutto un chiacchierare dell'Uefa e di come in una finale rigiocata il 29 di maggio non abbia pensato a un ricordo per la strage dell'Heysel e per i nostri 39 morti. Come se tutti questi 36 anni di rimozione collettiva e istituzionale, italiana ed europea, di una Storia non condivisa, non fossero mai passati. Come se portare avanti il ricordo di quello che era accaduto non fosse stato difficile e, addirittura, pericoloso: io e te da soli, era il 2003, non c'era altro, in quel momento non c'era alcun altro; sono arrivati tutti dopo. Lo so Otello è antipatico autocitarsi, ma ricordo ancora la tua determinazione a mettere sempre i puntini sulle i di questa storia, la tua più di chiunque altro. Ho letto firme eccelse scrivere sciocchezze e inesattezze solo per fare un post sull'Heysel, peccato: era meglio il silenzio, quello che quasi tutti hanno scelto in 36 anni, voltandoci spesso le spalle. L'eredità che mi/ci hai lasciato è pesante, ma è nel contempo responsabilità e orgoglio. Quello che proveresti nel guardare Andrea Lorentini che porta avanti la memoria e la dignità dei familiari delle vittime, con la tua stessa fermezza, con la tua identica costanza. So che non hai mai perdonato e io con te, perché per perdonare bisogna dimenticare, quello che hanno cercato di fare quasi tutti, quello che noi non abbiamo fatto mai. Fonte: Facebook (Pagina Francesco Caremani) © 29 maggio 2021 Fotografia: Curvafiladelfia.wordpress.com © Icone: Pngegg.com ©

 
 

Resoconto giornata del 29/05/2021

di Fabrizio Landini

Buongiorno Andrea e un saluto a tutti voi cari. Faccio un sunto della giornata in oggetto che mi ha visto presenziare e visitare due posti in cui sono stati ricordati i nostri cari. Nella mattinata la Regione Piemonte ha messo a disposizione una sala dove l'attore Omar Rottoli ha letto i nomi di tutti i defunti aggiungendoci particolari relativi alla vita personale di ognuno. Credo che Domenico abbia già nell'archivio della Sala della Memoria un filmato fatto dallo stesso Omar a Reggio Emilia. La sala era riservata solo a una numerica di circa 40 persone (causa Covid). La Juventus FC era presente con il presidente Garimberti. Fra le persone a noi conosciute c'era Tiziana la moglie di Domenico Russo, Nereo Ferlat e Beppe Franzo, in veste di solo spettatore, e l'amico Domenico Beccaria che non manca mai nel dimostrarci la sua vicinanza. La commemorazione è durata circa un'ora e ho fatto un breve intervento a nome mio e dell'associazione promovendo l'impegno di educazione civile soprattutto verso le nuove generazioni che la stessa associazione sta portando avanti. Nel pomeriggio mi sono recato a Grugliasco, dove l'amministrazione comunale con lo Juventus Club di Grugliasco, ha promosso una giornata in ricordo. Ero già stato presente all'inaugurazione e nel frattempo, grazie all'impegno di chi sempre ci sta vicino, hanno effettuato in una parte del giardino un restyling della pavimentazione, inserendo delle piastrelle con il nome dei 39 Angeli. Oltre alle autorità presenti (Sindaco, Assessori ecc.) c'era il Presidente dello Juventus Club di Grugliasco Massimo Paparella. Per la Juventus c'era Gianluca Pessotto. Non ho potuto presenziare alla commemorazione perché era in contemporanea con quella della Regione Piemonte, ma ci tenevo a vedere quanto fatto e nel pomeriggio, appunto, mi sono incontrato con il Presidente dello Juventus Club. Vi abbraccio forte a tutti e vi auguro buon proseguimento. Fonte: Associazionefamiliarivittimeheysel.it © 30 maggio 2021 Fotografia: Regione.piemonte.it © Icone: Pngegg.com ©

 
 

Calcio: Lorentini, "Heysel ? non sono

sorpreso, dimenticati da 36 anni"

Roma, 31 mag. (Adnkronos) - "Quello che è accaduto lo scorso 29 maggio è quello che accade frequentemente da 36 anni, ci hanno dimenticato. Credo si commenti da solo anche perché lo stesso Boniek che è Vice presidente dell'Uefa quel giorno era in campo". Lo ha detto Andrea Lorentini, presidente dell'Associazione Familiari Vittime Heysel, all'Adnkronos, in merito all'anniversario della Strage dell'Heysel, in cui persero la vita 39 persone tra i quali anche il padre dello stesso Lorentini, non commemorato dalla Uefa lo scorso 29 maggio in occasione della finale di Champions League tra Manchester City e Chelsea. "Non va dimenticato che la Uefa, nel processo sull'Heysel, è stata condannata grazie all'azione dell'Associazione Familiari Vittime Heysel allora presieduta da mio nonno - prosegue Lorentini - Quella sentenza ha fatto giurisprudenza perché da quel momento la Uefa viene ritenuta responsabile anche oggettivamente di quello che accade durante eventi da loro organizzati, eppure se ne parla molto poco". Il presidente non è apparso affatto sorpreso della noncuranza istituzionale: "si stupisce di più chi lo vive da fuori, ma noi dopo 36 anni siamo abituati perché dalle istituzioni calcistiche non c'è mai stata la dovuta attenzione e la voglia di creare una memoria collettiva", conclude. Fonte: Adnkronos © 31 maggio 2021 Icone: Pngegg.com ©

 
 

Santa Lucia del Mela - La strage dell’Heysel

36 anni dopo, per non dimenticare

di Raffaele Valentino

Con una conferenza on line il Comune di Santa Lucia del Mela e lo Juventus Club locale, intitolato Gaetano Scirea, hanno voluto ricordare la strage dell’Heysel del 29 maggio 1985.

Una macchia indelebile dello sport mondiale che causò ben 39 morti e tanti interrogativi su tutto quello che successe prima della finale di Coppa Campioni tra la Juventus e il Liverpool. Alla conferenza hanno partecipato Stefano Tacconi, che giocò quella partita, l’Assessore Benedetto Merulla, la Docente Universitaria Katia Trifirò, Iuliana Bodnari Presidente del Comitato per non dimenticare l’Heysel, Andrea Lorentini Presidente dell’Associazione Vittime dell’Heysel e il Giornalista Emilio Targia, presente tra il pubblico in quella terribile finale e che per l’occasione ha presentato il libro "Quella notte all’Heysel". L’evento inserito nel Maggio dei libri ha riscosso un grande successo. Fonte: Amnotizie.it © 31 Maggio 2021 Video: Teletruria (Luca Tosi) © Andrea Lorentini © Icone: Pngegg.com ©

 
 

"Boniperti ? Grandi meriti sportivi,

ma si oppose alla memoria dell'Heysel"

di Mattia Cialini

Andrea Lorentini, presidente dell'Associazione fra i familiari delle vittime: "Non si può far finta che sulla tragedia di Bruxelles non abbia avuto una responsabilità pesante. Non ha contribuito alla memoria e non ha aiutato né sostenuto chi perse un familiare".

"Boniperti va giustamente elogiato per quello che ha fatto da giocatore e da dirigente della Juventus. Ma non si può far finta che sull'Heysel non abbia avuto una responsabilità pesante, perché non ha contribuito alla memoria della tragedia e soprattutto non ha aiutato né sostenuto i familiari delle vittime. Specialmente nella prima fase". Andrea Lorentini, giornalista di Arezzo, è figlio di Roberto Lorentini, medico scomparso il 29 maggio 1985 a soli 31 anni nello stadio Heysel di Bruxelles, mentre si giocava la maledetta finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. La sua è una voce fuori dal coro nel giorno della scomparsa di Giampiero Boniperti, stella della Juve per 15 anni in campo (5 scudetti e 2 Coppe Italia) e poi diventato presidente della società. Al timone della Vecchia Signora, nella notte della tragedia in cui la Juve al cielo la sua prima Coppa dei Campioni, c'era proprio lui. E oggi che è morto, Lorentini, che guida l'Associazione fra i familiari delle 39 vittime dell'Heysel (tra cui ci fu anche un'altra aretina, Giuseppina "Giusy" Conti, morta ad appena 17 anni), sottolinea che "occorre ristabilire un po' la verità delle cose su Boniperti". E sul proprio profilo facebook ha anche scritto un post duro sull'argomento. "Leggo da stamani i vari post su Giampiero Boniperti. Soprattutto quelli di coloro che si battono assiduamente per tenere viva la memoria dell’Heysel. Mi permetto loro di ricordare che il sig. Boniperti è stato uno dei principali oppositori di tale memoria. Oltre che di scarsa, per usare un eufemismo, vicinanza ai familiari delle vittime. È curioso che nei post, tranne alcuni rari casi, questo passaggio venga omesso. Esaltando, legittimamente, l’alto valore del giocatore e del dirigente che è stato Boniperti. Riposi in pace perché la morte va rispettata sempre. Ma la morte non può e non deve cancellare la storia. Infine mi auguro che lassù in Paradiso possa incontrare mio nonno Otello (scomparso nel 2014 e promotore dell'Associazione fra le vittime) e almeno di fronte all’Altissimo abbia il coraggio di chiedere scusa". Fonte: Arezzonotizie.it © 18 giugno 2021 Icone: Pngegg.com ©

 
 

4° Memorial "Mauro Tartaglia"

Premiati i due migliori temi su Heysel e Superga

di Domenico Laudadio

A Melfi domenica 26 settembre 2021 la consegna delle pergamene di merito agli studenti di scuola media distintisi nell’elaborazione dei componimenti.

Le due lezioni (in DAD) sulle tragedie di Superga e dell’Heysel, dedicate in primavera agli studenti di terza media dell’Istituto Comprensivo Statale "M. Ferrara-Marottoli", hanno prodotto alcuni temi e disegni da svolgere liberamente. Il frutto del lavoro dei ragazzi (diplomatisi in giugno) sarà esposto nella mostra denominata "Settanta Angeli in un unico cielo: Heysel e Superga, tragedie sorelle" il 26 settembre 2021 a Melfi. La cornice della cerimonia di premiazione dei 2 migliori temi svolti (FEDERICA TUCCI 3A - FRANCESCO MASSERINI 3D) sarà il 4° Memorial "Mauro Tartaglia", manifestazione in memoria del pregevole educatore, amministratore pubblico e animatore civile scomparso nel 2017. Suo figlio Gianluca, Presidente del Toro Club Melfi "Gian Paolo Ormezzano" lo ha organizzato in collaborazione con la società Virtus Avigliano, il Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti Basilicata, il Settore Giovanile Scolastico della Figc e con il Patrocinio di Regione Basilicata, Provincia di Potenza, Comune di Melfi, Torino Football Club, Coni e Croce Rossa Italiana. L’evento vuole spirarsi proprio in natura del suo svolgimento alla "poliedrica" personalità di Mauro Tartaglia che impegnò tutta la sua vita a costruire le fondamenta di una civiltà di valori, dedicandosi generosamente in qualità di padre e insegnante all’educazione scolastica, culturale e sportiva nel suo amato comune natio. Protagonisti assoluti del suo cammino i giovani che si approcciavano alle cose della vita (come le chiama Antonello Venditti). Numerose le manifestazioni cittadine che si svolgeranno sabato 25 e domenica 26 settembre in Melfi davanti ad un mitico ospite d’onore: Paolo Pulici, campione d’Italia del Torino nel 1976 e della Nazionale. Si passerà dal calcio giocato dei giovanissimi delle scuole locali (Esordienti, Piccoli Amici e Pulcini) sul prato dello stadio "Arturo Valerio" alle mostre, alle tavole rotonde e alla consegna di alcuni riconoscimenti presso il Centro Culturale cittadino "Nitti". Per quanto riguarda me, "docente di Heysel", ringrazio di cuore la professoressa Marianna Di Bello per questa esperienza davvero unica quanto privilegiata. Sebbene con i grandi limiti della didattica a distanza che impediva di guardare negli occhi gli studenti durante la narrazione ho percepito nel dibattito attenzione e curiosità sul tema, particolarmente arduo per la durezza di alcuni contenuti. Questo mio ruolo specifico era delegato in armonia con le attività statutarie fondamentali dell’Associazione fra i Familiari delle Vittime dell’Heysel nella quale opero mediaticamente occupandomi del sito e dei canali social ufficiali. Un affettuoso ringraziamento all’amico Gianluca Tartaglia, ideatore del Memorial e del progetto scolastico, il quale certamente avrà reso orgoglioso papà Mauro.

TEMA: "La tragedia non è morire ma dimenticare"

Superga, 4 maggio 1949 - Heysel, 29 maggio 1985. L’importanza della memoria e del superamento delle rivalità nel ricordo di queste tragedie.

MOTIVAZIONE GIURIA: "Abbiamo scelto il tema di Federica Tucci, perché è molto coinvolgente e dettagliato, soprattutto ben scritto".

FEDERICA TUCCI (3A) - "Superga e Heysel: due grandi tragedie sportive avvenute molto tempo fa ma accomunate dallo stesso destino... Tante vite spezzate. La vera tragedia non è morire ma dimenticare e ciò si può evitare solo se da questi avvenimenti si riesca a trarre la vera essenza dello sport cioè quella di una leale competizione tra squadre. È importante che queste tragedie rimangano impresse nella memoria affinché non si commettano più gli errori del passato ma avvenga un cambiamento nella mente dei tifosi e dei giocatori. Occorre utilizzare una prospettiva diversa e avere la consapevolezza che lo sport oggi è diventato un grande business tra società, giocatori e sponsor. Basta tornare un po’ indietro negli gli anni per capire il vero e puro valore dello sport del calcio che non è fatto di rivalità e di odio ma di voglia di fare e mettersi in gioco, aiutando la propria squadra anche con una semplice parola di incoraggiamento. La memoria di queste tragedie e il loro ricordo ci deve portare al superamento delle rivalità estreme e violente. Bisogna, invece, che tra le squadre ci sia una rivalità sana affinché nei giocatori scaturisca la voglia di mettersi in gioco e di dare il meglio di sé per dimostrare le proprie capacità in primis a sé stessi e poi anche ai tifosi. Ricordare queste tragedie ci aiuta a capire che l'importante è giocare per il puro piacere di stare insieme e crescere sia in squadra e in ambito sportivo sia individualmente prendendo spunto dalle qualità dei propri compagni di squadra".

MOTIVAZIONE GIURIA: "Abbiamo scelto il tema di Francesco Masserini, perché si differenzia dagli altri per il modo di esprimersi accurato e per la descrizione circostanziata degli eventi".

FRANCESCO MASSERINI (3D) - "Le tragedie di Superga e dell’Heysel sono "Tragedie sorelle" perché accomunate dalle lacrime versate per i "70 angeli" volati in cielo troppo presto per la fatalità di un incidente aereo nel primo caso e per il comportamento violento degli hooligans nel secondo. Dalla memoria di queste tragedie, senza distinzione di colori e bandiere calcistiche, si deve acquisire la consapevolezza che il calcio sta diventando uno "sport malato" sempre più spesso alimentato dalla violenza delle tifoserie avversarie. Non bisogna dimenticare, pertanto, le lacrime versate per questi settanta angeli volati in cielo troppo presto, ma recuperare il vero senso di lealtà e correttezza di questo sport attraverso l’esempio dei giocatori del "Grande Toro" che giocavano un calcio pulito, nel quale si respiravano i valori di sana competizione, di fratellanza e di condivisione, valori ormai dimenticate dai giocatori di oggi". Fonte: Associazionefamiliarivittimeheysel.it © 17 settembre 2021 (Testo © Tweet) Temi: Federica Tucci © Francesco Masserini (Scuola "M. Ferrara-Marottoli" Melfi ©) Fotografia: Tuttosport © Icone: Pngegg.com ©

 
 

Il tifo che va oltre

Toro e valori, Cuore Melfi

di Alberto Manassero

Il Granata Club lucano porta Superga e l'Heysel a scuola: che risposta da prof e alunni !

Spesso siamo troppo distratti dalle sciocchezze che crediamo vitali, per accorgerci dei dettagli - questi sì vitali - che sono piccoli pur designando e disegnando grandi cose. Sassolini disseminati per il mondo e vieppiù per l’Italia a insegnarci, per esempio, quanto e come dalla tragedia, dai suoi dolori eterni e infinite lacrime, sia possibile, diremmo doveroso tentar la semina di fiori, e di vare qualità: lezioni ammonimenti, progressi, sentimenti, ragionamenti, ravvedimenti, stimoli, emozioni. eccetera. A Melfi capitale del Vulture c'è una fabbrica oltre alla Fiat: proprio una fabbrica di quei sassolini: il suo simbolo è stato, e resta il compianto Mauro Tartaglia, per caso (ma guarda caso) gigantesco cuore granata. Tra i motori della fabbrica melfitana, uno di elevata cilindrata è il Toro Club "Gian Paolo Ormezzano: presieduto dal figlio di cotanto padre, Gianluca Tartaglia. Gianluca è un traino, autorevole locomotiva di idee, progetti, fatti: sassolini Toro e oltre il Toro. Con lui, un pugno di fedelissimi (granata) pronti a farsi in quattro e anche in otto, quali Savino Vurro, Gianluca Vitucci, Michele Garramone, a tirare un club che protegge e impugna gli ideali del Toro e di vita, e un nutrito numero di appassionatissimi soci. Meriterebbero tutti una citazione, ne peschiamo due: il brillante giornalista Rai Luigi Di Lauro e l'attivissimo sindaco di Castelmezzano, autentica gemma delle dolomiti lucane, Nicola Valluzzi, esempio di come sia assolutamente possibile, malgrado tutto produrre idee e trasformarle in fatti. L’ultimo, in ordine di tempo, sassolino disseminato dal Toro Club Melfi ha preso spunto, e decisivo aiuto dalla coraggiosa idea di un altro essere unico quasi mitologico dell’emisfero granata: Giampaolo Muliari, direttore del Museo del Grande Torino e della leggenda Granata.

Il quale, non senza pene organizzò la mostra "70 angeli in un unico cielo - Superga-Heysel: tragedie sorelle". Ebbene, in concomitanza con la festa del Club - che ha ospitato e premiato Paolo Pulici, in ciclonica forma, assieme alla consorte Claudia - e con il "4° Memorial Mauro Tartaglia – Educazione, cultura, sport" Gianluca e il suo consesso di cuori granata hanno avuto il coraggio, non solo la forza, di portare Superga e l’Heysel dentro la scuola. Nello specifico, l’istituto comprensivo "Ferrara-Marottoli". Hanno trovato terreno fertile, il che è per nulla scontato, in un dirigente scolastico illuminato quale è Antonietta Iuliano e in docenti appassionati e, soprattutto che sanno appassionare gli studenti: Filomena Barozzino, Antonietta Bitorsoli, Raffaella Arcieri e la loro "capitana" Marianna Di Bello. Definire Marianna una professoressa è giusto, ma le si fa torto: è maestra, innanzitutto, il che è ben di più. Non sale in cattedra, per lo meno non prima di aver scovato la chiave per aprire anima e cuore dei propri alunni, di aver stabilito un contatto e costruito un piano di confronto comune. Non butta il suo sapere in faccia agli scolari un tanto al chilo - inutile routine d’ufficio per troppi - cerca di farglielo assaggiare, di fargliene venire voglia, fame. Il progetto ha spinto le classi medie 3A e 3D a liberare le proprie emozioni e i propri pensieri e a metterli su carta in forma scritta (premi a Federica Tucci e Francesco Masserini) e grafica (premi a Sara Tobia e Lidia Giorgetti), esercizio sempre più difficile per i ragazzi di oggi, è salvifico stimolarli: ne sono uscite opere sorprenderti almeno quanto commoventi. Un piccolo sassolino di progresso. E di bellezza. Fonte: Tuttosport © 6 ottobre 2021 Icone: Pngegg.com ©

 
 

Arezzo, sopravvissuto all'Heysel, negata pensione

come vittima del terrorismo: scattata la prescrizione

Tempo scaduto. Niente pensione al sopravvissuto dell'Heysel. Uscì vivo dallo stadio maledetto ma da quel 29 maggio 1985 l'incubo lo perseguita: corpi schiacciati, morti, terrore. Per questo LC, aretino di 67 anni, ha chiesto di accedere ai benefici della legge 206 del 2004 sulle vittime del terrorismo. Perché gli hooligans inglesi che scatenarono l'inferno, sostiene il 67enne, sono da equiparare ai terroristi. Così, si è rivolto al giudice del lavoro di Arezzo, portando i documenti e la sua testimonianza di reduce della strage che fece 39 morti e 600 feriti. La richiesta poggiava proprio sulla qualificazione di "terroristi", dei violenti sostenitori del Liverpool che la sera della finale di Coppa dei campioni tra Juventus e Reds, con il loro assalto ai sostenitori bianconeri generarono la sciagura. In un impianto inadeguato, con forze dell'ordine impreparate, il fuggi fuggi si trasformò in carneficina. Il 67enne ha ricordato al giudice Giorgio Rispoli quei momenti: le voci disperate, i tifosi juventini pigiati come sardine per le cariche degli hooligans, il sangue, il muro della curva Z che crolla, i corpi a terra, i piedi sopra le teste delle persone. Poi lui, svenuto, si risvegliò seminudo nella tenda dove lo medicavano. Per altri fu la fine, tra i morti la giovanissima Giuseppina Conti di Rigutino e il medico Roberto Lorentini di Arezzo, che si prodigò fino all'ultimo per soccorrere gli altri e rimase travolto dalla calca. In seguito a quegli eventi il sopravvissuto ha sviluppato un "disturbo post traumatico da stress", patologia analoga a quella dei reduci di guerra. Da qui la richiesta di accesso alla legge 206. Contro di lui si è costituito il Ministero dell'Interno. La causa è stata risolta il 13 ottobre dal giudice dichiarando il ricorso "infondato" e quindi da respingere. Il giudice infatti si è dovuto attenere ad un dato oggettivo: la prescrizione. L'istanza per il riconoscimento dei benefici infatti "è stata presentata oltre il termine decennale di prescrizione". L'uomo ha agito per ottenere la dichiarazione della propria qualità di vittima del terrorismo il 16 aprile 2020 "ben oltre 10 anni dall'entrata in vigore della legge del 2004 che per la prima volta ha individuato la figura della vittima del terrorismo e delle stragi di tale matrice". Causa chiusa. Considerato "il particolare rilievo sociale della materia e la novità della questione giuridica, senza precedenti", il giudice ha compensato le spese di lite tra le parti. Resta aperto l'interrogativo giuridico di fondo sulla possibile equiparazione fra movimento hooligans e organizzazioni terroristiche, in assenza, nella normativa italiana, di una definizione puntuale e dettagliata di terrorismo. Fonte: Corrierediarezzo.corr.it © 21 ottobre 2021 Icone: Pngegg.com ©

 
 

L’Associazione dialoga con le Istituzioni

Andrea Lorentini incontra a Roma il senatore Francesco Urraro

Il nostro Presidente è stato invitato dal senatore campano Francesco Urraro (Membro della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza) per un colloquio sulle tematiche "di un percorso educativo contro la violenza, fisica e verbale, nel calcio e negli altri sport" da avviare in sinergia con l‘Associazione Familiari Vittime Heysel parallelamente alla "salvaguardia e custodia del valore della memoria". Nella Commissione Parlamentare operano alcuni rappresentanti di tutte le forze politiche, guidate dalla Presidente Liliana Segre, (Senatrice a Vita nominata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella) testimone della Shoah essendo stata reduce da bambina dai campi di sterminio nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo incontro che si è svolto in un cordiale clima di collaborazione è per noi motivo di orgoglio, poiché segna sempre più profondamente il solco tracciato dai fini statutari nel 2015 e prim’ancora poiché ispirato all’impegno profuso da Otello Lorentini in tutta la sua vita, fondatore dell'Associazione nel 1985, nonché promotore di eventi di educazione civico-sportiva. Fonte: Associazionefamiliarivittimeheysel.it © 2 dicembre 2021 (Testo © Tweet) Icone: Pngegg.com © Grafica Logo: Gianni Valle (Studio Charivari grafica design) ©

 
   

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