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ARTICOLO 29-05-2020
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Corrieredellumbria.corr.it 29.05.2020
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L'ANNIVERSARIO

Heysel, 35 anni fa la tragedia di Bruxelles dove perse la vita anche il tuderte Franco Martelli.

"Trentacinque anni dopo è ancora più importante ricordare perché con il passare del tempo il rischio che l’Heysel venga dimenticato è reale e quindi più si va avanti e più c’è necessità di fare memoria". Andrea Lorentini è il presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage dell’Heysel che oggi 29 maggio vive il suo trentacinquesimo anniversario, nonché il figlio di uno dei 39 deceduti in quella tragica serata a Bruxelles in cui si giocava la finale della Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, Roberto Lorentini. Quest’ultimo è stato anche insignito della medaglia d’argento al valor civile in quanto si era salvato dopo le prime cariche degli hooligans inglesi ma era tornato indietro, essendo medico, per prestare soccorso ai feriti sugli spalti, venendo mortalmente travolto mentre stava praticando una manovra respiratoria su un bambino. Andrea Lorentini, in un’intervista all’agenzia Italpress, ha voluto rimarcare come è giusto tenere vivo il ricordo di quel che avvenne 35 anni fa, ma vi deve essere "una memoria che, non sia fine a se stessa altrimenti sconfina nella retorica. L’Associazione dei familiari delle vittime si pone questo scopo dal 2015, da quando si è ricostituita, intende ricordare attraverso gesti e progetti concreti, in particolare iniziative di educazione civico-sportiva rivolte ai giovani. Solo così possiamo dare un senso vero alla memoria dei nostri cari". La tragedia dell'Heysel costò la vita anche a un umbro: il tuderte Franco Martelli, aveva 22 anni. Gli è stato intitolato il campo sportivo di Todi. "Per questo trentacinquesimo anniversario avremmo dovuto organizzare un’iniziativa presso il Museo del calcio di Coverciano con la collaborazione del direttore Maurizio Francini e del giornalista Matteo Marani, alla presenza degli studenti. L’emergenza Covid lo ha impedito, ma speriamo di poterla organizzare quanto prima. Il progetto più ambizioso al quale stiamo lavorando da tempo è quello di istituire in Italia la giornata nazionale contro la violenza nello sport. Abbiamo presentato la proposta al Governo e in particolare al ministero dello sport. Speriamo di poter concretizzare il tutto. Sarebbe un bel passo avanti poter creare ogni anno un momento, un’occasione ufficiale di memoria per tutte le vittime, innocenti, dello sport" conclude Lorentini. Fonte: Corrieredellumbria.corr.it © 29 maggio 2020 Fotografie: Associazionefamiliarivittimeheysel.it © Gazzetta dello Sport

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