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NEWS ASSOCIAZIONE 2025
www.associazionefamiliarivittimeheysel.it   Associazione fra i Familiari delle Vittime dell'Heysel
  N E W S ASSOCIAZIONE 17.11.2025  
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Ricordate le vittime dell’Heysel: una targa

al Pedroli nel 40º anniversario della tragedia

Laura Sau ed Emanuele Giacchero, presenti alla finale Juventus-Liverpool del 1985, hanno partecipato alla cerimonia organizzata dal comune e dalla storica curva per ricordare le 39 vittime.

In una domenica mattina segnata dalla pioggia, Verbania ha dedicato il piazzale dello stadio Pedroli alla memoria delle vittime della tragedia dell’Heysel, a quarant’anni da quella notte che costò la vita a 39 persone. L’iniziativa, voluta dall’amministrazione comunale e sostenuta dai tifosi juventini dell’associazione "Quelli di via Filadelfia", è stata accompagnata da un clima di sincera partecipazione e raccoglimento. La tragedia del 29 maggio 1985 resta una ferita ancora aperta: tra le vittime, tutti giovanissimi, c’era chi aveva appena cinquant’anni e chi ne aveva soltanto dieci. Persero la vita travolti dalla violenza degli hooligan inglesi e dall’incapacità delle autorità belghe di gestire la situazione, ammassati contro un muro che crollò provocando una catena di orrori che il calcio non potrà mai dimenticare. A riportare alla mente quei momenti è stata innanzitutto la testimonianza di Laura Sau, già assessore comunale, che allora si trovava a Bruxelles come accompagnatrice turistica, proprio nel famigerato settore Z. Racconta di essere scampata al peggio grazie all’intervento provvidenziale di qualcuno che la trascinò via oltre la calca, mentre attorno a lei la situazione precipitava. Un altro tifoso presente quel giorno ha ricordato l’atmosfera irreale di una partita che si giocò comunque, nonostante l’immensità della tragedia appena consumata.

Il sindaco Giandomenico Albertella ha sottolineato come lo sport debba rappresentare un luogo di unione e non di odio, e come l’intitolazione sia un segnale rivolto soprattutto alle nuove generazioni, affinché conoscano ciò che accadde e comprendano l’importanza del rispetto negli stadi. Parole analoghe sono arrivate dalla consigliera provinciale con delega allo sport, Gabriella Pellizzari, che ha ricordato come proprio quella tragedia abbia spinto l’Europa intera a ripensare la sicurezza negli impianti sportivi e le misure di prevenzione. A completare il momento istituzionale è stato Massimo Guaschino, consigliere comunale e promotore dell’iniziativa, che con grande emozione ha letto uno a uno i nomi delle vittime, gli "angeli dell’Heysel", come ha voluto chiamarli. In apertura della cerimonia, Guaschino, Sau ed Emanuele Giacchero - anche lui presente in quello stadio nel 1985 - hanno svelato la targa commemorativa. Sau ha ricordato il caos, la paura per la sorte di sua sorella e il dolore nel dover riconoscere la salma di un ragazzo che viaggiava con loro. Giacchero, invece, ha raccontato la scena dei tifosi che fuggivano in campo, respinti dalle cariche della polizia a cavallo. La cerimonia è stata organizzata anche in collaborazione con i rappresentanti della curva, custodi della memoria storica del tifo bianconero (NdR: nello specifico si tratta del Direttivo dell’Associazione Culturale "Quelli di… Via Filadelfia", non dei rappresentanti dei Gruppi Ultras della Juventus). Un momento sobrio ma carico di significato, che ha voluto restituire dignità, rispetto e ricordo alle 39 vite spezzate in una delle pagine più tragiche dello sport europeo. Fonte: Vconews.it © 16 novembre 2025 Tweet: Associazione Familiari Vittime Heysel ©  Icone: Pngegg.com ©

 

Dalla Giunta via libera alla realizzazione

del monumento dedicato alle vittime dell’Heysel

La Giunta comunale ha approvato oggi, su proposta dell’assessore allo Sport Domenico Carretta, il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di un monumento dedicato alle vittime dell’Heysel.

Torino, 4 novembre 2025 - A quarant’anni dalla tragica notte del 29 maggio 1985, grazie ad un finanziamento della Regione Piemonte di 100mila euro, la città avrà un luogo simbolico per mantenere viva la memoria delle 39 persone che persero la vita e per promuovere una riflessione sui valori autentici dello sport. La scultura, alta cinque metri e realizzata in acciaio CorTen, raffigurerà un cuore con la scritta "Heysel, +39, per non dimenticare". Sarà collocata nella piazzetta intitolata alle "Vittime dell’Heysel", vicino alla biblioteca civica Italo Calvino di lungo Dora Agrigento 94, nella Circoscrizione 7. Il monumento, che nasce da una proposta congiunta delle associazioni "Quelli di…Via Filadelfia" e dell'associazione "Familiari Vittime dell’Heysel", sarà realizzato nei prossimi mesi. "Il 29 maggio 1985 resta una data indelebile, simbolo di una tragedia che ha segnato quello che doveva essere uno dei momenti più belli dello sport: la finale di Coppa dei Campioni - ha dichiarato l’assessore Domenico Carretta. Da celebrazione e momento di festa, in pochi attimi, tutto si trasformò in lutto. È dovere delle istituzioni ricordare e mantenerne viva la memoria. Per questo, la realizzazione di un monumento e di un luogo di ricordo sarà fondamentale per custodire e rinnovare il ricordo delle vittime, un impegno al quale non ci sottrarremo mai". (Comunicato Stampa n. 477/25) Fonte: Comune di Torino © 4 novembre 2025 Tweet: Associazione Familiari Vittime Heysel ©  Icone: Pngegg.com ©

 

"AQUILA D’ORO" CITTA' DI AREZZO ALL’ ASSOCIAZIONE

Il 16 ottobre in occasione della V Edizione del Festival "I Valori nello Sport" l’Associazione fra i familiari delle vittime dell' Heysel è stata insignita dello speciale riconoscimento della Città di Arezzo sul palco del Teatro Petrarca.

Ancora un premio, graditissimo, a causa della generosa attività svolta dalla nostra associazione nel sociale, in particolare promuovendo i valori sani nella competizione sportiva. Queste le parole del Presidente Andrea Lorentini a margine della manifestazione: "È stata una bella emozione salire sul palco del teatro Petrarca per ricevere il premio "Etica e Fair play" che la giuria del Festival "Aquila d'Oro - città di Arezzo" ha voluto conferire all' Associazione fra i familiari delle vittime dell' Heysel. Un ringraziamento al presidente della Ginnastica Petrarca Simone Rossi e a tutti i giurati. Quando a prevalere sono i veri valori dello sport si vince sempre". Fonte: Associazionefamiliarivittimeheysel.it © 19 ottobre 2025 (Testo © Fotografia) Icone: Pngegg.com ©

 

Conte ricorda Lorentini: campetto nel suo nome

di Marco Corsi

Ad Acerra l’allenatore del Napoli inaugura la struttura per i giovani dell’oratorio. Il tributo al medico morto nella strage dell’Heysel: "No alla violenza, sempre".

Emozioni forti e parole semplici, ma cariche di significato: martedì, Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha partecipato all’intitolazione degli spogliatoi del centro sportivo diocesano di Acerra al medico aretino Roberto Lorentini, morto nella tragedia dell’Heysel. Erano presenti decine di bambini e ragazzi che hanno accolto l’allenatore tra applausi e sorrisi, trasformando il pomeriggio in un momento di memoria, sport e valori civici. Lorentini perse la vita a Bruxelles nel 1985 mentre prestava soccorso ai feriti prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. La sua medaglia d’argento al valor civile testimonia il coraggio e l’altruismo che oggi diventano esempio per le nuove generazioni. "Anch’io ho cominciato in un oratorio come questo - ha raccontato Conte ai ragazzi. Facevo il chierichetto, i miei genitori mi hanno insegnato fede e rispetto, valori che valgono più di qualsiasi vittoria. Diciamo no alla violenza, sempre: nello sport, per strada, a casa. Non c’è competizione che valga più della vita". Il legame tra Conte e Lorentini passa anche per Arezzo: il tecnico salentino ha allenato la squadra amaranto nella stagione 2006-2007, prima di approdare a club come Bari, Siena, Juventus e alla Nazionale. Oltre all’allenatore del Napoli, erano presenti figure di rilievo del calcio come Sergio Brio, in rappresentanza della Juventus. L’evento è stato parte integrante del progetto "Io ti rispetto" e ha coinvolto i bambini del centro diurno nel ricordo di valori come il rispetto, il coraggio e la solidarietà. Erano presenti alla cerimonia anche i familiari di Roberto Lorentini, tra cui il figlio Andrea. "Per me e per la mia famiglia, si tratta di un motivo di grande gioia. Voglio ringraziare innanzitutto il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna e Vincenzo Castaldo, direttore della Caritas della stessa diocesi che sono stati promotori di questa bellissima iniziativa". Il progetto ha coinvolto anche l’associazione familiari vittime dell’Heysel e prende il nome di "Io ti rispetto". Protagonisti sono stati i bambini del centro diurno della diocesi, che frequentano proprio il centro sportivo diocesano. "Mio padre rappresenta senza dubbio un simbolo importante, non solo per la vicenda che lo ha riguardato, ma anche per la sua storia personale - ha aggiunto Andrea - La sua figura diventa così un esempio positivo per i ragazzi, un modello di coraggio e altruismo da cui trarre insegnamento. Il fatto che questi locali, frequentati quotidianamente da centinaia di giovani, portino il suo nome è quindi motivo di grande emozione per noi. Ma oltre all’aspetto affettivo, ha anche un significato educativo: è parte di quel processo di educazione civica e sportiva che stiamo portando avanti, fatto di memoria e di contenuti concreti". Fonte: Lanazione.it © 16 ottobre 2025 © 16 ottobre 2025 Video: Calcionapoli24 © Icone: Pngegg.com ©

 

Prosegue il viaggio in giro per l'Italia del volume "La ragazza dai pantaloni verdi. Giusy, la Juve, l'Heysel" scritto dal giornalista Luca Serafini che racconta la storia di Giuseppina Conti, la studentessa aretina di 17 anni che perse la vita a Bruxelles. Domenica 5 ottobre abbiamo accompagnato la presentazione del libro nella rassegna del Pisa Book Festival insieme all' autore e al fratello di Giusy Francesco Conti. Andrea Lorentini Fonte: Associazionefamiliarivittimeheysel.it © 7 ottobre 2025 Fotografia: Andrea Lorentini © Icone: Pngegg.com ©

 
 
 

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