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PROGETTO SCOLASTICO INTERNAZIONALE
AREZZO |
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UN PALLONE PER LA MEMORIA
LO SPORT E IL FAIR PLAY OLTRE LE FRONTIERE |
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Arezzo, un pallone per
la memoria: 3 giorni di sport, memoria e fair play
Da
oggi fino a sabato le famiglie di alcuni studenti del
liceo "Francesco Redi" di Arezzo ospiteranno giovani
provenienti dal "Primo Levi" di Torino e dalla Scuola
Europea 3 di Bruxelles per il progetto "Un pallone per
la memoria". È un'iniziativa organizzata in
collaborazione con Panathlon di Arezzo, Coni
Provinciale, Associazione Familiari Vittime dell'Heysel,
con il patrocinio del Comune di Arezzo. Oltre ad
attività sportive, è prevista stasera la Tavola rotonda
"Oltre le frontiere: sport, memoria e fair play" con
interventi dal mondo dello sport e del giornalismo.
Attraverso il progetto si mira a vedere lo sport nel suo
grande e autentico valore di aggregazione, partendo
dalla tragedia dello stadio belga Heysel, dove nel 1985
in occasione della finale della Coppa dei Campioni
disputata tra Juventus e Liverpool morirono 39 persone,
tra cui 2 aretini, il medico Roberto Lorentini e la
studentessa Giuseppina Conti. "Il progetto - hanno
spiegato le professoresse Stefania Galletti e Maria Rosa
Matteini - si prefigge i seguenti obiettivi: promuovere
e diffondere la pratica sportiva come elemento di
unione, tenendo viva la memoria nelle nuove generazioni
e contemporaneamente sviluppare il principio della
non-violenza. Conoscersi, confrontarsi, crescere nel
rispetto dell’altro e delle regole cardine di una
corretta convivenza. Infine, privilegiare comportamenti
corretti nello sport, fornire conoscenze relative a un
corretto e salutare stato fisico e mentale".
Da oggi fino
a sabato le famiglie di alcuni studenti del liceo
"Francesco Redi" di Arezzo ospiteranno giovani
provenienti dal "Primo Levi" di Torino e dalla Scuola
Europea 3 di Bruxelles per il progetto "Un pallone per
la memoria". È
un'iniziativa organizzata in collaborazione con
Panathlon di Arezzo, Coni Provinciale, Associazione
Familiari Vittime dell'Heysel, con il patrocinio del
Comune di Arezzo. Oltre ad attività sportive, è prevista
stasera la Tavola rotonda "Oltre le frontiere: sport,
memoria e fair play" con interventi dal mondo dello
sport e del giornalismo. Attraverso il progetto si mira
a vedere lo sport nel suo grande e autentico valore di
aggregazione, partendo dalla tragedia dello stadio belga
Heysel, dove nel 1985 in occasione della finale della
Coppa dei Campioni disputata tra Juventus e Liverpool
morirono 39 persone, tra cui 2 aretini, il medico
Roberto Lorentini e la studentessa Giuseppina Conti. "Il
progetto - hanno spiegato le professoresse Stefania
Galletti e Maria Rosa Matteini - si prefigge i seguenti
obiettivi: promuovere e diffondere la pratica sportiva
come elemento di unione, tenendo viva la memoria nelle
nuove generazioni e contemporaneamente sviluppare il
principio della non-violenza. Conoscersi, confrontarsi,
crescere nel rispetto dell’altro e delle regole cardine
di una corretta convivenza. Infine, privilegiare
comportamenti corretti nello sport, fornire conoscenze
relative a un corretto e salutare stato fisico e
mentale". Il programma.
22 SETTEMBRE - Ore 10 Palazzetto
di San Lorentino: Esibizione Sbandieratori Città di
Arezzo - Triangolare di basket e pallavolo tra gli
studenti di Arezzo, Bruxelles e Torino. Ore 18
Auditorium Ducci: Tavola rotonda "Oltre le frontiere:
sport, memoria e fair play". Interventi dal mondo dello
sport e del giornalismo.
23 SETTEMBRE - Ore 9 Campo
sportivo via Buonconte da Montefeltro: Triangolare di
calcetto tra gli studenti di Arezzo, Bruxelles e Torino.
Nel pomeriggio visita guidata, riservata alle
delegazioni, del centro storico di Arezzo e degli
affreschi di Piero della Francesca presso la chiesa di
San Francesco. 24 SETTEMBRE - Ore 8.30 Sala del
Consiglio Comunale: Saluto istituzionale e premiazioni.
Fonte:
Fattitaliani.it © 22 settembre 2016
Fotografia: Associazione Familiari Vittime Heysel ©
Icone:
Pngegg.com © Wikipedia.org ©
Grafica Logo: Gianni Valle (Studio Charivari
grafica design) ©
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Ricordando l'Heysel - Da oggi a sabato
Tre giorni di memoria
sport e fair play
TRE GIORNI di sport, di
memoria e fair play ricordando i fatti dello stadio
Heysel. Da questa mattina fino a sabato gli studenti del
liceo scientifico Redi accoglieranno i loro coetanei del
liceo Primo Levi di Torino e quelli dell’École
Europeenne di Bruxelles. Questa mattina prenderà il via
la due giorni dedicata alle attività sportive, tornei di
basket e calcetto al palazzetto di San Lorentino e il
campo di via Buonconte da Montefeltro. Questo pomeriggio
poi l’auditorium Ducci ospiterà la tavola rotonda dal
titolo "Oltre le frontiere: sport, memoria e fair play".
Un momento di "riflessione ricordando quanto accaduto la
sera del 29 maggio 1985 prima della finale di Coppa dei
Campioni tra Juventus e Liverpool. ln quella tragica
serata persero la vita 39 persone, tra cui due aretini.
Il medico Roberto Lorentini e la studentessa Giuseppina
Conti. Nel 2015 alcuni alunni dell’Istituto hanno voluto
approfondire le tragiche tematiche dell’evento
attraverso un lavoro multimediale. Il dipartimento di
scienze motorie della scuola ha partecipato alla stesura
della carta etica dello sport in occasione del convegno
internazionale celebrato ad Arezzo a ottobre 2015 dal
titolo "Dall'Heysel una speranza. Dalla memoria un
impegno per i valori dello sport", organizzato
dall’Associazione familiari vittime Heysel, dal Coni
regionale e dal Panathlon International - ha spiegato
Andrea.
Fonte: La
Nazione © 22 settembre 2016
Fotografie:
La Nazione ©
Images.placesonline.com ©
Icone:
Pngegg.com © Wikipedia.org ©
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Ripartire
dalla memoria di un evento tragico, come quello
dell’Heysel, per instillare nelle giovani generazioni il
seme del fair play e di una cultura sportiva sana. Con
questo intento Arezzo si prepara ad ospitare una tre
giorni di iniziative volte a promuovere un’educazione
civico-sportiva ispirata alla non-violenza, con un
interlocutore specifico: le giovani generazioni.
L’evento, intitolato "Un pallone per la memoria",
promosso dal Liceo Scientifico Linguistico "F. Redi" di
Arezzo in collaborazione con l’Associazione fra i
familiari delle vittime dell’Heysel , il Coni
provinciale, il Panathlon Club e il Comune di Arezzo, è
in calendario da giovedì 22 a sabato 24 settembre.
(Servizio di Riccardo Ciccarelli) Intervista a Stefania
Gallorini, docente Liceo "Francesco Redi" di Arezzo e
Andrea Lorentini, presidente dell'Associazione fra i
familiari delle vittime dell'Heysel.
Fonte: Tele
San Domenico Arezzo © 20 settembre 2016
Video:
TeleSanDomenico Arezzo © Teletruria © Arezzo Notizie TV ©
Icone: Pngegg.com © Wikipedia.org ©
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"Un pallone per la
memoria"
Presentate
le iniziative legate al progetto "Un pallone per la
memoria" dall’assessore allo sport del Comune di Arezzo
Lucia Tanti, dal delegato provinciale del Coni Giorgio
Cerbai, dal presidente del Panathlon Club Arezzo Piero
Ferruzzi, dal presidente dell’Associazione fra i
familiari delle vittime dell’Heysel Andrea Lorentini e
da Stefania Galletti e Maria Rosa Matteini, insegnanti
del Liceo Scientifico Francesco Redi. Gli appuntamenti
sono in programma il 22, 23 e 24 settembre: i primi due
giorni spazio, la mattina, alle attività sportive, con
tornei di basket, pallavolo e calcetto presso il
palazzetto di San Lorentino e il campo sportivo di via
Buonconte da Montefeltro. Sempre giovedì, alle 18,
all’Auditorium Ducci si svolgerà una tavola rotonda dal
titolo "Oltre le frontiere: sport, memoria e fair play".
Mentre nella giornata conclusiva, sabato 24, si terrà un
incontro istituzionale nella sala del Consiglio Comunale
dove si svolgeranno anche le premiazioni. Il progetto è
promosso dal Liceo Scientifico Redi in collaborazione
con il Coni, il Panathlon Club Arezzo e l’Associazione
fra i familiari delle vittime dell’Heysel. Protagonisti
delle iniziative saranno gli studenti del liceo di
Arezzo, sezione sportivo e linguistico, del liceo
sportivo Primo Levi di Torino, del liceo Ecole
Europeenne di Bruxelles.
Giungono quindi ad Arezzo due delegazioni
composte da oltre trenta studenti che verranno accolti
nelle famiglie degli alunni aretini. Questi ultimi
faranno da ciceroni ai loro coetanei per presentare le
bellezze artistiche e architettoniche della città.
"Questa è una di quelle iniziative che fanno onore,
perché parte da un evento tragico per le conseguenze sia
umane sia sportive che però la città ha declinato
positivamente, nell’ambito dell’educazione
civico-sportiva di cui Arezzo, per tre giorni, ne
diventa la capitale. L’obiettivo è il superamento di
quel drammatico fatto, cosa possibile solo se la memoria
riveste un ruolo di primo piano rivolto al futuro" - ha
detto l’assessore Lucia Tanti.
"L’idea del progetto nasce da
una serie di iniziative promosse dal Liceo Scientifico
nel 2015, in occasione del trentesimo anniversario della
strage dell’Heysel, avvenuta il 29 maggio del 1985 a
Bruxelles prima della finale di Coppa dei Campioni tra
Juventus e Liverpool. In quella tragica serata persero
la vita 39 persone, tra cui 2 aretini. Il medico Roberto
Lorentini e la studentessa Giuseppina Conti. Vittime
innocenti della furia omicida degli hooligan inglesi -
ha spiegato Andrea Lorentini. Nel 2015 alcuni alunni
dell’istituto hanno voluto approfondire le tragiche
tematiche dell’evento attraverso un lavoro multimediale.
Il dipartimento di scienze motorie della scuola ha
partecipato alla stesura della carta etica dello sport
in occasione del convegno internazionale celebrato ad
Arezzo a ottobre 2015 dal titolo "Dall’Heysel una
speranza. Dalla memoria un impegno per i valori dello
sport", organizzato dall’Associazione familiari vittime
Heysel, dal Coni regionale e dal Panathlon
International. A due anni dalla ricostituzione
dell’associazione questa è una delle iniziative che ha
come obiettivo quello di fare memoria con eventi
concreti e diffondere messaggi di educazione
civico-sportiva e di fair play. Mi auguro che a questa
prima edizione ne seguano altre".
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"Per
dare continuità all’interesse suscitato intorno alla
tematica sempre attuale e convinti della valenza
positiva che lo sport deve trasmettere alle nuove
generazioni mantenendo viva la memoria, è nato il
progetto "Un pallone per la memoria", in cui l’attività
sportiva coinvolgesse le città di Bruxelles, Torino,
Liverpool e Arezzo. Sempre più forte la nostra
collaborazione con la scuola, perché riteniamo che
l’educazione civico-sportiva sia fondamentale" - ha
aggiunto Piero Ferruzzi. Il delegato provinciale del
Coni Giorgio Cerbai: "conoscevo Roberto Lorentini, come
conosco il figlio Andrea. E so quanto Otello Lorentini
ha fatto per i nipoti. Un plauso quindi a questa
iniziativa, affinché sia mantenuta viva la memoria e
quanto accaduto non si ripeta". "Il progetto - hanno
spiegato le professoresse Stefania Galletti e Maria Rosa
Matteini - si prefigge i seguenti obiettivi: promuovere
e diffondere la pratica sportiva come elemento di
unione, tenendo viva la memoria nelle nuove generazioni
e contemporaneamente sviluppare il principio della
non-violenza. Conoscersi, confrontarsi, crescere nel
rispetto dell’altro e delle regole cardine di una
corretta convivenza. Infine, privilegiare comportamenti
corretti nello sport, fornire conoscenze relative a un
corretto e salutare stato fisico e mentale".
IL
PROGRAMMA: 22 SETTEMBRE Ore 10 Palazzetto di San
Lorentino – Esibizione Sbandieratori Città di Arezzo –
Triangolare di basket e pallavolo tra gli studenti di
Arezzo, Bruxelles e Torino Ore 18 Auditorium Ducci -
Tavola rotonda "Oltre le frontiere: sport, memoria e
fair play". Interventi dal mondo dello sport e del
giornalismo 23 SETTEMBRE Ore 9 Campo sportivo via Buonconte da Montefeltro - Triangolare di calcetto tra
gli studenti di Arezzo, Bruxelles e Torino - Nel
pomeriggio visita guidata, riservata alle delegazioni,
del centro storico di Arezzo e degli affreschi di Piero
della Francesca presso la chiesa di San Francesco 24
SETTEMBRE Ore 8,30 Sala del Consiglio Comunale - Saluto
istituzionale e premiazioni.
Fonte:
Comune.arezzo.it © 19 settembre 2016
Fotografie:
Comune.arezzo.it © Arezzoora.it
© Arezzonotizie.it ©
Video: Teletruria ©
Icone:
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Grafica Logo: Gianni Valle (Studio Charivari
grafica design) ©
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