L'ANNIVERSARIO
Heysel, 35 anni
fa la tragedia di Bruxelles dove perse la vita
anche il tuderte Franco Martelli.
"Trentacinque
anni dopo è ancora più importante ricordare
perché con il passare del tempo il rischio che
l’Heysel venga dimenticato è reale e quindi più
si va avanti e più c’è necessità di fare
memoria". Andrea Lorentini è il presidente
dell’Associazione dei familiari delle vittime
della strage dell’Heysel che oggi 29 maggio vive
il suo trentacinquesimo anniversario, nonché il
figlio di uno dei 39 deceduti in quella tragica
serata a Bruxelles in cui si giocava la finale
della Coppa dei Campioni tra Juventus e
Liverpool, Roberto Lorentini. Quest’ultimo è
stato anche insignito della medaglia d’argento
al valor civile in quanto si era salvato dopo le
prime cariche degli hooligans inglesi ma era
tornato indietro, essendo medico, per prestare
soccorso ai feriti sugli spalti, venendo
mortalmente travolto mentre stava praticando una
manovra respiratoria su un bambino. Andrea
Lorentini, in un’intervista all’agenzia
Italpress, ha voluto rimarcare come è giusto
tenere vivo il ricordo di quel che avvenne 35
anni fa, ma vi deve essere "una memoria che, non
sia fine a se stessa altrimenti sconfina nella
retorica. L’Associazione dei familiari delle
vittime si pone questo scopo dal 2015, da quando
si è ricostituita, intende ricordare attraverso
gesti e progetti concreti, in particolare
iniziative di educazione civico-sportiva rivolte
ai giovani. Solo così possiamo dare un senso
vero alla memoria dei nostri cari". La tragedia
dell'Heysel costò la vita anche a un umbro: il
tuderte Franco Martelli, aveva 22 anni. Gli è
stato intitolato il campo sportivo di Todi. "Per
questo trentacinquesimo anniversario avremmo
dovuto organizzare un’iniziativa presso il Museo
del calcio di Coverciano con la collaborazione
del direttore Maurizio Francini e del
giornalista Matteo Marani, alla presenza degli
studenti. L’emergenza Covid lo ha impedito, ma
speriamo di poterla organizzare quanto prima. Il
progetto più ambizioso al quale stiamo lavorando
da tempo è quello di istituire in Italia la
giornata nazionale contro la violenza nello
sport. Abbiamo presentato la proposta al Governo
e in particolare al ministero dello sport.
Speriamo di poter concretizzare il tutto.
Sarebbe un bel passo avanti poter creare ogni
anno un momento, un’occasione ufficiale di
memoria per tutte le vittime, innocenti, dello
sport" conclude Lorentini.
Fonte:
Corrieredellumbria.corr.it
©
29 maggio 2020
Fotografie:
Associazionefamiliarivittimeheysel.it ©
Gazzetta dello Sport
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